Recensione: ‘Attacchi e disturbo di panico” di Sanavio e Sanavio

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Autore: Ezio Sanavio e Francesco Sanavio

Casa editrice: Hogrefe

Anno: 2019

Pagine: 138

Attacchi e disturbo di panico” è un breve volume che tratta in modo pratico e semplice il tema del panico, inteso sia come manifestazione improvvisa (attacco) sia come vero e proprio disturbo.

L’argomento viene affrontato dagli autori con estrema chiarezza attraverso la formula della domanda-risposta che permette di dare una spiegazione a tutti i dubbi, interrogativi e curiosità presenti nel lettore. Il volume risulta diviso in tre parti: la prima affronta l’inquadramento clinico e i concetti generali dell’attacco e del disturbo di panico; la seconda tratta dell’eziologia e dell’assessment psicodiagnostico, con indicazioni specifiche rispetto gli strumenti testali e le tecniche di stampo cognitivo-comportamentale (prove d’induzione e test di evitamento) per la valutazione del fenomeno; la terza parte infine è dedicata al trattamento.

Il lettore può trovare descritti i processi sottesi al panico sia dal punto di vista psicologico, nello specifico cognitivo-comportamentale, sia dal punto di vista biologico. Nel volume viene infatti presentata l’esistenza di costrutti connessi al panico (come l’Anxiety Sensivity) e fatta chiarezza su terminologie e manifestazioni psichiche legate ad esso (come agorafobia, derealizzazione, ansia per la salute etc…). Non mancano però anche gli approfondimenti relativi ai meccanismi fisiologici della ventilazione polmonare e dell’iperventilazione, nonché chiarimenti sui meccanismi neurobiologici del panico, in particolare rispetto il ruolo dei chemocettori e del locus coeruleus, e cenni alla genetica del comportamento che attraverso la metodologia degli studi gemellari ha permesso di quantificare il peso del contributo genetico rispetto a quello ambientale nello sviluppo di queste manifestazioni psicopatologiche.

Vengono offerti utili spunti di riflessione per la diagnosi differenziale, anche attraverso il supporto di casi clinici seguiti dagli autori, senza timore di presentare anche quelli più complessi e resistenti al trattamento, che tuttavia possono arrivare nello studio o nell’ambulatorio di ogni professionista. L’utilizzo dei casi clinici e l’approfondimento del tema attraverso la modalità domanda-risposta permettono al lettore di identificarsi, sentirsi compreso e a volte, anche rassicurato nel comprendere che il suo sentire può essere riconducibile a qualcosa di universale, riducendo quindi il suo senso di solitudine o di vergogna. Viene inoltre data risposta alle domande più comuni che i pazienti pongono a se stessi e/o ai loro terapeuti: “perché ho il terrore di svenire”, “mi può venire un attacco di panico mentre dormo”, “posso bere il caffe”, “perché il rilassamento mi induce ansia” e molte altre ancora. La sua lettura può risultare quindi utile anche ai pazienti stessi che ben conoscono e temono il panico, per accrescere la propria consapevolezza sui meccanismi cognitivi e comportamentali associati ad esso, nonché ai loro caregivers, per apprendere nozioni fondamentali che siano loro d’aiuto quando si trovano a soccorre con urgenza un familiare o il partner che sta avendo un attacco di panico.

Tra le righe non sono assenti alcuni riferimenti scettici nei confronti della psicoanalisi, qui però considerata ancora nella sua concettualizzazione più “arretrata”. Apprezzabile è invece il riferimento, anche se breve, alla Emotion Focused Therapy, che considera, in linea con l’approccio psicodinamico, l’esordio di reazioni emotive intense non riconosciute dall’interessato e suscitate da esperienze interpersonali, come il fattore scatenante per l’attivazione di attacchi di panico. A prescindere dall’approccio teorico di riferimento del professionista-lettore, il libro può ritenersi a tutti gli effetti una bussola estremamente efficace per potersi orientare sul tema. In particolare, per gli appartenenti al modo della psicoterapia dinamica, può risultare prezioso dal punto di vista applicativo, grazie alcuni consigli pratici e puntuali forniti e grazie alla presentazione di strategie di primo soccorso psicologico, come la respirazione diaframmatica lenta e la tecnica del sacchetto. Il volume può quindi divenire una snella guida, teorica e pratica, per la comprensione degli attacchi di panico, del disturbo di panico e dell’agorafobia, utile tanto ai professionisti della psiche quanto ai non addetti ai lavori. Il linguaggio è infatti accessibile anche a chi non ha una formazione psicologica, ma al contempo non risulta privo di riferimenti scientifici e del supporto di un’attenta analisi della letteratura sul tema.

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