Tutti noi abbiamo qualcosa che non ci piace del nostro aspetto. Anche se possiamo essere infastiditi da alcune di queste imperfezioni, non interferiscono con la nostra vita quotidiana. Per alcune persone però, il proprio aspetto può dare origine a un vero e proprio disturbo.
Se però soffri di dismorfofobia (disturbo da dismorfismo corporeo) puoi passare ore a pensare ai tuoi difetti fisici. La maggior parte delle volte si tratta di difetti percepiti più che reali. Infatti un osservatore esterno non li nota.
Si tratta quindi di imperfezioni lievi o inesistenti. Il problema è il modo estremamente negativo in cui queste imperfezioni vengono vissute.
Che cos'è la dismorfofobia
La dismorfofobia è un disturbo dello spettro ossessivo-compulsivo caratterizzato da continue ossessioni su uno o più difetti del proprio aspetto fisico. Si tratta solitamente di difetti percepiti. Infatti chi ti sta vicino non li considera dei veri e propri difetti.
É un disturbo in cui non riesci a smettere di pensare a uno o più difetti del tuo aspetto fisico. Potrebbe trattarsi del pene, del naso, dell'attaccatura dei capelli, dei denti, del seno ma anche della mancanza di muscoli. Questi difetti possono provocarti ansia e vergogna al punto da farti evitare alcune situazioni sociali.
Quando soffri di dismorfofobia sei ossessionato dalle tue apparenze. Questo ti porta a controllare di continuo la tua immagine corporea allo specchio. A questo si associa un'incessante cura del corpo che può finire per occupare anche diverse ore al giorno assieme alle richieste di rassicurazione a chi ti sta vicino.
Sia i difetti che questi comportamenti causano disagio e rendono difficile gestire la propria vita in maniera efficiente. Molti pazienti che soffrono di dismorfofobia possono anche non uscire di casa in "giornate no" in cui non vogliono farsi vedere.
Spesso chi soffre di dismorfofobia prova a 'sistemare' il proprio aspetto. Tra le strategie utilizzate può esserci l'uso di trucco, abbigliamento e accessori studiati per nascondere alcune parti del corpo ma anche quello che viene definito come "skin picking". Lo skin picking è lo stuzzicamento della pelle, ovvero il continuo pizzicare, grattare o schiacciare la pelle. Uno degli scopi per cui potresti ritrovarti a stuzzicare la pelle è, ad esempio, per rimuovere qualche impurità come brufoli e punti neri.
Alcuni pazienti che sono soliti dedicarsi allo skin picking tengono degli strumenti in bagno per facilitarsi in questo lavoro, come delle pinzette. Uno dei problemi con lo stuzzicamento della pelle è che può risultare in un peggioramento della situazione. Magari la mattina cerchi di liberarti di qualche impurità della pelle e, un poco alla volta, finisci per ritrovarti con delle ferite ben più visibili sul volto.
I controlli del proprio aspetto, lo skin picking e le richieste di rassicurazioni fanno stare meglio solo per breve tempo.
Le persone che soffrono di questo disturbo si sentono brutte anche se sono di aspetto normale, piacevole o, comunque, senza difetti visibili che gli altri possono notare.
La cura della dismorfofobia secondo le linee guida internazionli include la terapia cognitiva e comportamentale e la terapia farmacologica.
Purtroppo chi soffre di questi continui dubbi sul proprio aspetto fisico finisce spesso a ricorrere alla chirurgia estetica. Questo non solo non risolve il problema, ma a volte, lo peggiora. Infatti il problema non è legato all'aspetto fisico ma alla percezione del proprio aspetto e per questo motivo chi soffre di dismorfofobia solitamente non rimane soddisfatto degli interventi estetici.
Sintomi della dismorfofobia
I sintomi della dismorfofobia (disturbo da dismorfismo corporeo) includono:
- Essere eccessivamente preoccupato per un difetto fisico percepito che le altre persone non notano oppure non giudicano problematico
- Convinzione di avere un difetto fisico che rende brutto o anche deforme
- Credenza che le altre persone notino questo difetto e giudichino negativamente l'aspetto fisico
- Comportamenti finalizzati a cercare di correggere o nascondere questo difetto percepito
- Tentativi continui di nascondere il difetto percepito
- Paragonare continuamente il proprio aspetto fisico con quello altrui
- Continue richieste di rassicurazione sulle apparenza da parte degli altri
- Tendenze perfezioniste
- Tendenza a evitare situazioni sociali
- Preoccupazione per il proprio aspetto con conseguenze negative in diversi ambiti della propria vita (ad es., lavoro, famiglia, scuola, ecc.)
Puoi soffrire di ossessioni riguardo a una o più parti del tuo corpo. La parte del corpo incriminata può cambiare col tempo. Le più comuni sono:
- Faccia (sopratutto il naso ma anche denti, brufoli o mento)
- Capelli (attaccatura o calvizia)
- Pelle e vene visibili sul corpo
- Grandezza del seno
- Massa muscolare
- Genitali
Comportamenti compulsivi associati alla dismorfofobia
- Controllo della propria immagine allo specchio o su altre superfici riflettenti
- In alternativa, incapacità di guardare la propria immagine con conseguente rimozione degli specchi di casa
- Mantenere una certa postura per nascondere il difetto
- Usare gioielli o altri accessori che distolgano l'attenzione del difetto
- Stuzzicamenteo della pelle
- Pettinarsi
- Truccarsi
- Ricerca continua di rassicurazioni
- Dieta o esercizio eccessivo
- Autolesionismo
- Ricerca di informazioni sui propri difetti
- Ricerca di paragoni estetici
La consapevolezza della propria dismorfobia può variare. Solitamente è molto scarsa. Anche chi si accorge che alcune convinzioni sul proprio aspetto potrebbero essere eccessivamente drammatiche o non vere ha difficoltà a riconoscere la natura puramente psicologica di questo problema.
Chi soffre di dismorfofobia solitamente crede che il suo vero problema sia legato ai difetti fisici.
La dismorfofobia solitamente inizia con l'adolescenza. Una variante detta dismorfia muscolare interessa quasi solamente i maschi ed è caratterizzata dall'ossessione di non avere abbastanza muscoli.
Una persona che soffre di dismorfia muscolare può guardarsi allo specchio e vedersi più magro di quanto non sia. Tra le preoccupazioni più comuni possono esserci quelle legate all'essere poco muscolosi, avere braccia o spalle esili o non avere i muscoli addominali visibili (la cosiddetta "tartaruga").
Quando vedere uno psicoterapeuta
La vergogna e l'imbarazzo possono frenarti dal chiedere aiuto. Forse invece pensi che le tue preoccupazioni siano legittime e che tu abbia veramente un difetto fisico che ti sta rovinando la vita.
Se però hai difficoltà a gestire le preoccupazioni e le emozioni che nascono da questi dubbi un trattamento psicologico ti può aiutare. La dismorfofobia solitamente non migliora col tempo e può diventare un problema estremamente invalidante. Alcuni pazienti possono arrivare al punto che non escono più di casa.
Senza trattamento può portare a problemi di depressione, ansia, uso di sostanze e un continuo ricorso alla chirurgia estetica che finirà per peggiorare la situazione.
Dismorfofobia: test
Uno psicologo per mettere maggiormente a fuoco il problema utilizzerà alcuni test psicologici. Tra quelli utilizzati per la dismorfofobia possono esserci i seguenti:
BDD-YBOCS: un'intervista che il clinico segue per valutare la presenza e quantificare il disagio causato da ossessioni e compulsioni relative all'aspetto fisico.
OBQ: un questionario che permette di valutare e quantificare alcuni aspetti cognitivi - degli stili di pensiero - che possono causare e mantenere i pensieri ossessivi.
Verrano inoltre utilizzati dei diari di monitoraggio in cui il clinico ti chiederà di tenere nota di alcuni pensieri e/o comportamenti (ad es., tempo passato davanti lo specchio).
Cause della dismorfofobia
Non si sa con sicurezza cosa causi la dismorfofobia. Come gli altri problemi psicologici, la dismorfofobia può essere il risultato di una combinazione di cause come:
- Genetica: la ricerca scientifica ci mostra come la dismorfofobia sia più comune tra consanguinei. Questo significa che ci parte ci sono dei fattori genetici;
- Ambiente: l'ambiente, le esperienze di vita e la cultura possono giocare un ruolo nello sviluppo della dismorfofobia. Specialmente quando coinvolgono delle valutazioni negative del tuo aspetto o un'infanzia con storia di abusi o trascuratezza.
Alcune ricerche mostrano che essere stati vittima di bullismo in infanzia o adolescenza può rendere più probabile problemi come la dismorfofobia. Tra gli altri fattori che possono predisporre una persona soffrire di questo problema troviamo anche:
Complicazioni
Alcune complicazioni che possono essere associate alla dismorfofobia sono:
- Disturbi depressivi o dell'umore
- Pensieri e comportamenti suicidi
- Disturbi d'ansia
- Problem di salute da comportamenti come lo stuzzicamento della pelle
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Disturbi alimentari
- Abuso di sostanze
Prevenzione
Non c'è modo di prevenire la dismorfofobia. Comunque, dato che è un disturbo che inizia con l'adolescenza, identificarlo per tempo e iniziare un trattamento al più presto può essere di grande aiuto.
A volte può essere necessario un trattamento di mantenimento a lungo termine per prevenire eventuali ricadute.
Cura della dismorfofobia
La dismorfofobia si può curare. I trattamenti raccomandati includono una combinazione di terapia cognitiva e comportamentale e una terapia farmacologica.
Terapia cognitiva e comportamentale per la dismorfofobia
La terapia cognitiva e comportamentale per la dismorfofobia si focalizza sui seguenti aspetti:
- Chiarire il meccanismo del disturbo. Le etichette diagnostiche servono per capirsi ma sono molto semplicistiche. In prima battuta è importante che ti sia chiaro cosa alla nascita del problema e cosa lo mantiene oggi
- Analisi di pensieri per aumentare la consapevolezza di alcuni ragionamenti automatici della tua mente di cui non ti accorgi. Dopo si procede nel valutare le premesse di questi ragionamenti per cercare di modificarli.
- Imparare a mettere in discussioni alcune convinzioni sul tuo aspetto mentre impari a essere più flessibile e più razionale
- Monitoraggio di alcuni comportamenti e successiva riduzione
- Imparare altri modi per gestire la necessità delle compulsioni
- Esposizione a situazioni temute senza mettere in atto controlli e compulsioni in ambienti sicuri e un poco alla volta
All'inizio del trattamento tu ed il tuo terapeuta discuterete degli obiettivi importanti per il tuo caso specifico. Il trattamento della dismorfofobia è simile al trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo. Leggi la pagina sulla psicoterapia per il disturbo ossessivo-compulsivo se vuoi maggiori informazioni. Tieni conto che il trattamento viene adattato al disturbo specifico da trattare.
Terapia farmacologica
Anche se non vi sono farmaci specifici raccomandati per la dismorfofobia ci sono altri farmaci, come gli antidepressivi, che possono essere utili.
In particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Gli SSRI sono più efficaci di altri antidepressivi per la dismorfofobia. Possono aiutarti a ridurre le ossessioni e le compulsioni. Tra questi quella più utilizzata per il trattamento della dismorfofobia è la fluoxetina.
Approfondimento: Psicoterapia
Cerchi aiuto per te o un tuo caro?