I 10 Principi della Terapia Cognitiva e Comportamentale

terapia cognitivo comportamentale

La psicoterapia cognitiva e comportamentale è una forma di terapia strutturata, breve e incentrata sul problema. E' la forma di psicoterapia che è nata dalla ricerca scientifica in opposizione alla psicoanalisi. La psicoanalisi era considerata non dimostrabile per la natura non indagabile secondo il metodo sperimentale.

Quest'approccio ha portatola psicoterapia cognitiva e comportamentale a diventare la terapia evidence based per eccellenza. Le evidence based therapies sono le terapia di efficacia dimostrata dagli studi di efficacia che sono una complessa tipologia di ricerche che misurano l'effetto di un trattamento.

Aaron Beck, il padre della terapia cognitiva, ha enunciato questi 10 punti che definiscono le caratteristiche distintive della terapia cognitiva e comportamentale.

  1. la terapia cognitivo comportamentale si basa su una formulazione dei problemi sempre in evoluzione e su una concettualizzazione di questi in termini cognitivi.
    Significa che si parte dal modo di pensare attuale e dai comportamenti della persona per poi risalire ai fattori scatenanti e ai modelli chiave, appresi durante l’infanzia, di interpretazione della realtà. Individuare i pensieri automatici, le credenze intermedie (valori, regole e assunzioni) e le credenze di base, più profonde, che hanno portato alla nascita e al mantenimento del problema;

  2. la terapia cognitivo comportamentale richiede una solida alleanza terapeutica.
    É fondamentale sviluppare una relazione basata su calore, empatia, cura, rispetto e fiducia;

  3. la terapia cognitivo comportamentale è un processo collaborativo. La terapia è un lavoro di squadra. Il terapeuta e il paziente decidono su cosa lavorare. Fare in modo che il paziente diventi sempre più attivo nelle sedute;

  4. la terapia cognitivo comportamentale è orientata all’obiettivo e focalizzata sul problema. Gli obiettivi vengono fissati insieme al paziente cercando di volta in volta di valutare cosa ostacola il loro raggiungimento;

  5. la Terapia Cognitivo Comportamentale inizialmente si concentra sul presente.
    Si parte dai problemi attuali e dalle specifiche situazioni dolorose, dal qui e ora, per poi spostare l’attenzione verso il passato al fine di trovare e comprendere le radici infantili che sono alla  base delle loro credenze (idee rigide e assolute su loro stessi, gli altri e su come va il mondo);

  6. la terapia cognitivo comportamentale mira a insegnare al paziente a essere il terapeuta di se stesso e si concentra sulla prevenzione delle ricadute;

  7. la terapia cognitivo comportamentale mira a essere limitata nel tempo. A fornire sollievo dai sintomi, facilitare la remissione del disturbo, aiutare i pazienti a risolvere i loro problemi e insegnare delle abilità per prevenire le ricadute da utilizzare per il resto della vita in un arco di tempo definito. Non tutti i pazienti fanno progressi in pochi mesi, in alcuni casi saranno necessari trattamenti più lunghi;

  8. la terapia cognitivo comportamentale è caratterizzata da sedute strutturate. La struttura include una parte introduttiva, una parte intermedia dove discutere gli argomenti all’ordine del giorno e dove si lavora insieme sugli homework fatti durante la settimana e una parte finale in cui si chiede sempre un feedback al paziente. Seguire questo formato rende il processo di terapia più comprensibile al paziente;

  9. la terapia cognitivo comportamentale insegna ai pazienti a identificare, valutare e rispondere ai loro pensieri e  alle loro credenze disfunzionali. Identificare cioè cognizioni disfunzionali chiave e adottare prospettive più realistiche e adattive. Questo porterà a sentirsi meglio emotivamente e a comportarsi in modo più funzionale;

  10. la terapia cognitivo comportamentale utilizza una molteplicità di tecniche per modificare il modo di pensare, l’umore e il comportamento.
    La scelta delle tecniche da utilizzare sarà influenzata dalla concettualizzazione del paziente (rilettura del problema in chiave cognitiva), dai tipi di problemi riportati e dagli obiettivi di ogni singola seduta.

La terapia cognitivo comportamentale è nata per la cura della depressione. In seguito è stata applicata con successo prima ai disturbi d'ansia e poi ai disturbi ossessivi. Negli ultimi anni si sono sviluppati trattamenti specifici per la maggior parte dei problemi e dei disturbi compresi i disturbi di personalità che rappresentano, storicamente, i pazienti più difficili da trattare.

Lo psicoterapeuta cognitivo comportamentale è uno psicologo che si è specializzato in psicoterapia a orientamento cognitivo e comportamentale dopo la laurea. Il paragone è quello che si può fare tra il medico di base e il medico specialista.

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Bibliografia

  • Beck, J. S. (2002). Terapia cognitiva. Fondamenti e prospettive. Mediserve.

Informazioni sull'autore

  • Antonio ha detto:

    Salve quindi una volta imparato le tecniche e la modifica dei pensieri negativi ogni paziente da solo diventa il terapeuta di se stesso, quando avrà un pensiero negativo che gli da ansia lo cambiera’ in positivo trovandosi bene con se stesso giusto?

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